L'Oltrepò Pavese

L’Oltrepò Pavese è una piccola gemma grezza incastonata al confine di quattro regioni, un territorio strategico per la sua posizione, per l’importanza legata a commerci e produzioni, elementi che hanno inciso profondamente sulla sua storia millenaria.
Un viaggio emozionante tra storia, cultura e sapori.

Storia

Furono i romani i primi a comprenderne il suo potenziale, grazie ai terreni fertili e alla presenza di numerosi corsi d’acqua, che permisero loro di sviluppare l’agricoltura e l’allevamento.
Nel corso dei secoli l’Oltrepò Pavese ha visto alternarsi molteplici dominazioni, e fu solo nel Medioevo che l’area si sviluppò davvero grazie alla coltivazione della vite e all’attività commerciale legata alla produzione del vino.
Quest’ultima divenne una delle proposte più distintive del territorio, grazie allo sviluppo di infrastrutture dedicate che ne permise una grande e costante crescita economica.

La zona che circoscrive è particolarmente vocata alla viticoltura: si trova sul “Parallelo del Vino” e conta circa 13.500 HA vitati che attraversano diversi climi e territori e rappresentano il 60% della produzione vitivinicola della Lombardia, incidendo sul paesaggio tipico dell’area: un panorama collinare, segnato da vigne terrazzate interrotte da villaggi contadini.

I sapori

Oltre al vino, l’Oltrepò Pavese vanta una ricca produzione di prodotti da tavola, molti dei quali riconosciuti con i marchi DOP e IGP. La cucina locale è espressione genuina del territorio, con piatti tipici come le salamelle con fagioli, la torta di ceci e la mostarda d’uva, che deliziano il palato e raccontano storie di vita vissuta e tradizioni tramandate. La zona è meta molto apprezzata per le sue carni, tra cui è sicuramente il maiale a farne da padrone: dai ciccioli al cotechino, passando per il salame di Varzi, il paté di fegato e la pancetta. Altra importante proposta è la produzione artigianale di formaggi, tra i quali il famoso Nisso di Menconico, accompagnato dai più “classici” come caprini, crescenze, gorgonzola e taleggi. Infine, trattandosi di una regione a vocazione agricola, non mancano le eccellenze in ambito ortofrutticolo: gli asparagi rosa di Cilavegna, le ciliegie di Bagnaria, le cipolle dorate di Voghera e rosse di Breme, i fagioli borlotti di Gambolò e la mostarda di Voghera. Agriturismi e ristoranti accolgono i visitatori con prodotti freschi e genuini, preparati con passione e rispetto per la tradizione, per un’esperienza enogastronomica autentica e indimenticabile.

Tuttavia, l’Oltrepò non è solo viticoltura e gastronomia.

Il percorso della strada del Vino si conferma un modo eccellente per approfondire la conoscenza di questa terra: attraversa sentieri naturalistici, filari di vigneti centenari che contornano splendide ville ottocentesche e borghi fortificati, tra i più belli d’Italia. È possibile inoltre ammirare i campi fioriti di lavanda da metà giugno a metà luglio e percorrere incredibili itinerari di trekking tra dolci colline e paesaggi mozzafiato.

L’insieme di tutti questi elementi consente di poter vivere esperienze immersive, coinvolgenti e appaganti, il tutto a meno di un’ora dalla città di Milano.

I luoghi di interesse

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